Ultima modifica: 16 Ottobre 2017
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Circ. 64 Misure di profilassi per il controllo della pediculosi. Controllo della pediculosi nella scuola: collaborazione scuola-famiglia.

Controllo della pediculosi nella scuola

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Prot. 7343

Palermo, lì 16/10/2017                                                                                               CIRCOLARE 64

Ai Docenti

Scuola Infanzia- Primaria-Sec. I Grado

A tutto il Personale ATA

LL.SS.

Agli alunni e, per loro tramite, ai loro Genitori

 

All’Albo Istituzionale

 

Al Sito  Web Istituzionale

 

OGGETTO: Misure di profilassi per il controllo della pediculosi. Controllo della pediculosi

                     nella scuola: collaborazione scuola-famiglia.

 

Periodicamente, in tutto il territorio Nazionale, si ripresentano problematiche correlate alle infestazioni da pidocchi del capo che costituiscono da sempre una preoccupazione per gli operatori scolastici e per i genitori. Questo è  un problema che necessita della collaborazione della Famiglia e della Scuola. Innanzitutto bisogna evitare inutile allarmismo, il Pidocchio del capo, Pediculus humanus capitis,  è fastidioso ma non  è vettore di malattie ed  è  legato allo stato igienico.

L’unico sintomo che può determinare è il prurito, dovuto ad una reazione locale alla saliva dell’insetto. La famiglia ha la responsabilità della prevenzione (controllo) e del trattamento, la scuola quella di sensibilizzare i genitori. I genitori dell’alunno/a che frequenta la collettività scolastica, o qualunque situazione di comunità, hanno un ruolo fondamentale e insostituibile nella prevenzione, identificazione e trattamento della pediculosi.

Le azioni in ambito familiare sono così riassumibili:

  • educare i bambini, nei limiti del possibile ed in considerazione dell’età, ad evitare o ridurre i comportamenti a rischio come contatti prolungati tra le teste, scambio di oggetti personali (cappelli, sciarpe, pettini, ecc.);
  • identificare precocemente i casi mediante il controllo quotidiano o almeno settimanale della testa del bambino, anche se la scuola non ha segnalato casi ed anche in assenza del sintomo tipico (prurito);
  • procedere all’accertamento presso il medico curante in caso di sospetto segnalato dalla scuola;
  • in caso di riscontro positivo da parte del medico, procedere all’effettuazione del trattamento, al controllo ed eventuale trattamento di tutti i membri della famiglia e alla disinfestazione degli oggetti personali, secondo il seguente “decalogo”, consigliato dal Servizio di Medicina Preventiva:
  1. Lavare i capelli con uno shampoo antiparassitario (seguendo le istruzioni riportate sulla confezione)
  2. Lasciare agire lo shampoo sui capelli per cinque minuti
  3. Asciugare i capelli
  4. Frizionare la testa con aceto diluito per sciogliere la sostanza con cui le lendini (uova)si attaccano ai capelli
  5. Pettinare con un pettine fitto
  6. Staccare ad una ad una le lendini rimaste attaccate ai capelli
  7. Controllare accuratamente che non vi siano altre lendini
  8. Effettuare un’accurata ispezione dei capelli di tutti i familiari
  9. Lavare gli indumenti personali e la biancheria che sia venuta a contatto con parassiti con acqua calda oltre 60°.
  10. Immergere spazzole e pettini usati per il trattamento antiparassitario per 10 minuti. (Il trattamento va ripetuto dopo una settimana).

Nel caso in cui i Docenti o i Collaboratori Scolastici rilevino negli alunni segni sospetti di pediculosi o nel caso in cui siano gli stessi genitori a segnalare il caso, ne daranno comunicazione ai Docenti Collaboratori della scrivente.

I Docenti di Scienze cureranno particolarmente il trattamento della problematica nelle rispettive classi.

I Docenti avranno cura dì informare le famiglie degli alunni circa il contenuto della presente comunicazione acquisendone formale riscontro sul diario degli stessi; si precisa, anche, che la presente viene pubblicata sull’home page del sito istituzionale, facilmente leggibile dai genitori.

 

*F.to Il Dirigente Scolastico

                                                                                                                   Prof.ssa Anna Maria Pioppo

*Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’Art.3, comma 2 del D. lgs.n. 39/1993.